Impregnante per il legno: a cosa serve davvero e come usarlo nei progetti fai da te
Quando si lavora con il legno, soprattutto all’esterno, c’è una cosa che non si può proprio ignorare: la protezione. Sole, pioggia, umidità… il legno ne soffre. Ed è qui che entra in gioco l’impregnante, un alleato prezioso che molti conoscono solo di nome, ma che merita un po’ più di attenzione.
Ma quindi, cos’è esattamente un impregnante?
In parole semplici, l’impregnante è un prodotto liquido a base di resine, oli o cere che non si limita a “coprire” il legno come una vernice, ma penetra in profondità nelle fibre, proteggendolo da dentro. Uno dei suoi grandi vantaggi è che lascia traspirare il legno, evitando problemi di condensa e prevenendo crepe o sfogliature nel tempo.
A cosa serve, in concreto?
Serve a proteggere. E lo fa bene, sia che si tratti di legno esposto all’esterno (dove sole, vento e acqua lo mettono alla prova) sia per interni, dove può essere utile per preservare la bellezza di mobili o pavimenti da macchie e usura.
Ecco alcuni esempi pratici:
✅ Mobili da giardino
Sedie, tavoli, panche… sono tra i più esposti e i primi a rovinarsi se lasciati “nudi”. Un buon impregnante protegge da umidità, muffe e raggi UV senza alterare l’aspetto naturale del legno.
✅ Recinzioni e staccionate
Spesso si dimenticano, ma sono sempre sotto il sole o la pioggia. Trattarle con l’impregnante aiuta a evitare che marciscano o si spezzino col tempo.
✅ Pavimenti in legno e terrazze
Soprattutto se calpestati spesso o esposti agli agenti atmosferici, i pavimenti in legno durano molto di più se trattati nel modo giusto. In questo caso meglio optare per impregnanti resistenti all’usura.
✅ Mobili da interno
Anche dentro casa può avere senso usare un impregnante: su mobili da cucina, tavoli, o mensole soggette a schizzi e piccoli incidenti quotidiani. Esistono impregnanti trasparenti che non alterano il colore del legno, oppure con finiture leggermente colorate per scaldarne l’aspetto.
Come si applica l’impregnante?
È più facile di quanto sembri. Basta seguire qualche accorgimento:
- Pulire bene la superficie: il legno dev’essere asciutto e senza residui di vernici vecchie.
- Applicare con un pennello (o un rullo, o uno spruzzatore se hai dimestichezza) lungo la venatura del legno.
- Lasciare asciugare bene e, se serve, passare una seconda mano.
Tutto qui. Ma mi raccomando: leggi sempre le istruzioni sul barattolo, ogni impregnante ha i suoi tempi di asciugatura e le sue modalità.
Due dritte finali
- Se puoi, scegli impregnanti a base d’acqua: sono meno tossici e più facili da pulire.
- Lavora in un ambiente ben ventilato, anche se ti sembra che “tanto sto solo passando due mani”.
In conclusione
Un impregnante è uno di quei prodotti che fanno la differenza vera nel tempo. Non si vede subito, ma tra un mobile curato e uno lasciato al caso, dopo un paio d’anni, la differenza si nota eccome.
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Buon lavoro e… tratta bene il tuo legno, lui ti ripagherà!